La XVIII edizione del John Fante Festival ha ricordato i i 40 anni dalla morte di John Fante e per l’occasione ha raddoppiato il suo appuntamento in due diversi momenti, dal 28 al 30 luglio e dal 19 al 20 agosto.
Tra le novità di questa edizione il Premio John Fante Opera Prima Cinema, in collaborazione con la casa di produzione Superotto Film Production e due laboratori di scrittura: quello della Scuola Holden “Fame di polvere” con Alessio Romano e “La Palestra di Scrittura Poetica” con Vincenzo Costantino Cinasky.Il Festival si è aperto il 28 luglio con l’inaugurazione della mostra L’Opera di John Fante, di Eliseo Parisse e la lettura del racconto di Jim Fante 40 Years Ago.A seguire gli interventi di Emanuele Pettener, autore del saggio Nel nome del padre, del figlio e dell’umorismo (Oligo), e Joshua Peralta, autore della ricerca The Birth of Arturo Bandini: John Fante’s Real Road to Los Angeles e della raccolta di poesie e racconti 3rd & Orange (ZQ-287 Press), con la direttrice del Festival, Giovanna Di Lello e Matteo Cacco dell’Università di Colonia.Nel pomeriggio presso la Pineta comunale le presentazioni di Michela Monferrini, autrice del saggio Dalla parte di Alba (Ponte alle Grazie), di Tiziana Lo Porto, autrice della raccolta di poesie La ragazza che va in sposa e del finalista Premio Strega Gian Marco Griffi, autore del romanzo Ferrovie del Messico (Laurana editore).La serata ha visto protagonista la musica di Domenico Imperato, il cantautore si è esibito con Marco Bassi al pianoforte e tastiere, e Flavia Massimo al violoncello.La seconda giornata si è aperta con Giuseppe Sommario, curatore del volume Scoprirsi italiani. I viaggi delle radici in Italia (Rubbettino); Morena La Barba, curatrice della ricerca I pubblici cinematografici dell’emigrazione italiana nel mondo, in Schermi. Storie e culture del cinema e dei media in Italia (V. 6, N. 12, 2022); Umberto Mucci, direttore della rivista We The Italians. Two flags one heart, Giovanna Di Lello e Matteo Cacco. È stato inoltre presentato il Premio per racconti inediti Italia Radici nel Mondo, ideato da Giovanna Di Lello e Giuseppe Sommario.Tra i protagonisti del pomeriggio Alessandra Renzetti e Cecilia Di Paolo con la presentazione di Una settimana in Abruzzo di Ugo Ojetti (Ianieri), Peppe Millanta, autore del romanzo Cronache da Dinterbild (Neo Edizioni), Lisa Ginzburg, autrice del romanzo Cercavo un’immensità. Vita di Clarice Lispector (Rueballu), e il vincitore del Premio Strega 2016, Edoardo Albinati, autore del romanzo Uscire dal mondo (Rizzoli).La giornata si è conclusa con la consegna del Premio John Fante alla Carriera Vini Contesa 2023 alla scrittrice libica Najwa Bin Shatwan che è stata premiata da Rocco Pasetti, patron della Cantina Contesa.Najwa Bin Shatwan è stata decretata dalla giuria tecnica composta da membri di L&GEND, gruppo di ricerca dell’Università G. d’Annunzio Pescara/Chieti, con la seguente motivazione: “Per aver diffuso, attraverso le sue opere, una letteratura che ha affrontato temi universali quali le discriminazioni razziali e di genere, ricorrendo a un linguaggio ora altamente simbolico ora diretto. I personaggi dei romanzi, racconti e opere teatrali di Najwa Bin Shatwan, uomini e donne, pur muovendosi in contesti diversi, si fanno interpreti di quell’anelito universale che è il desiderio di libertà e di uguaglianza”.La domenica si è aperta con la rituale “Passeggiata fantiana” sulle tracce di Nick e John con una maratona di lettura in compagnia di Antonio Piccoli, Silvi Book Club e lo scrittore Joshua Peralta.A seguire, in Mediateca, la presentazione del volume Intervista alla famiglia Troilo sui temi della resistenza e della Brigata Maiella (atti del Convegno del 1° giugno 2023), con gli alunni e gli insegnanti della Scuola secondaria di primo grado Montenerodomo IC Torricella Peligna-Palena.Nel pomeriggio le presentazioni di Oria Gargano, L’amore poderoso. Il romanzo di Linda e Leandro (Iacobelli editore), l’incontro con Tommaso Labate sul ruolo dell’intellettuale nella società di oggi e in chiusura Michele Zatta, autore del romanzo Forse un altro (Arkadia).
La seconda parte del Festival è tornata sabato 19 agosto, e si è aperta con la presentazione della ristampa del volume Juvanum di Alessandro Madonna (Riccardo Condò Editore) alla quale hanno preso parte l’editore Riccardo Condò e Antonio Piccoli.Il pomeriggio ha inaugurato i suoi appuntamenti con i saluti di Victoria Fante Cohen, la figlia di John. Subito dopo gli incontri con Giulia Alberico, autrice de I libri sono timidi (nuova edizione ampliata e aggiornata, Galaad Edizioni), Fabrizio Gatti, autore del romanzo Nato sul confine (Rizzoli) e Charmaine Wilkerson, autrice del romanzo Dolce Nero (Sperling & Kupfer).La giornata si è conclusa con la proiezione del documentario You Never Had it: An Evening with Bukowski di Matteo Borgardt, insieme alla giornalista Silvia Bizio, autrice dell’intervista a Charles Bukowski e produttrice del film.A seguire la musica dei Management con il loro Iperfelice Tour.L’ultima giornata si è aperta con Francesca Romana Mormile, autrice del romanzo Mare Loro (Nutrimenti), Daniela Poggi, autrice del romanzo Ricordami! (La Vita Felice Editore), il produttore Roberto Bessi e il regista Stefano Odoardi.La serata ha visto protagonista il Premio Opera Prima John Fante 2023 con i tre finalisti: Jana Karšaiová, Divorzio di velluto (Feltrinelli), Mattia Corrente, La fuga di Anna (Sellerio) e Laura Marzi, La materia alternativa (Mondadori), proclamata vincitrice di questa edizione.Ha partecipato anche la Giuria tecnica con Maria Ida Gaeta (presidente), Maria Rosaria La Morgia e Mario Cimini.
A cura dell’attrice Susanna Costaglione le letture della serata.Nel corso della serata è stato assegnato anche il premio per la Menzione Speciale della giuria tecnica a Come d’aria di Ada D’Adamo (Elliot Edizioni). Ha ritirato il premio Alfredo Favi, il marito di Ada D’Adamo.Il Festival si è concluso con il Premio John Fante Opera Prima Cinema, in collaborazione con Superotto Film Production e con i giurati Daniela Poggi, Stefano Odoardi, Roberto Bessi, Giovanna Di Lello, Matteo Cacco.Il Premio è stato assegnato a Jana Karšaiová, Divorzio di velluto (Feltrinelli).Il John Fante Festival ringrazia tutti coloro che hanno partecipato a questa XVIII edizione: il pubblico, lo staff, i volontari, gli ospiti, gli artisti, i giornalisti, gli scrittori, i partner, gli sponsor, il Comune di Torricella Peligna, il Sindaco, l’amministrazione e i cittadini, la giurie del Premio (preselezione, tecnica e popolare), i collaboratori esterni, l’ufficio stampa e la direttrice artistica Giovanna Di Lello.
Arrivederci alla XIX edizione!
[Crediti | Immagini di Massimiliano Brutti]