Considerato oggi uno degli scrittori americani più importanti della sua generazione, alla stregua di Hemingway, Faulkner e Steinbeck, John Fante è secondo Bukowski il narratore più maledetto d’America. La scrittura scarna e lineare, l’ironia tragicomica, l’uso dello slang urbano, l’autobiografismo esasperato, la reinterpretazione del disagio etnico e sociale delle classi subalterne, l’introspezione dei suoi personaggi simultaneamente eroi e antieroi ne fanno un autore inclassificabile. Spesso visto come capostipite degli scrittori italoamericani, padre del romanzo losangelino, John Fante è un indiscusso maestro per molti scrittori e artisti contemporanei.