La giuria tecnica del Premio John Fante Opera prima 2013, composta da Francesco Durante (presidente), Giulia Alberico e Masolino D’Amico, ha scelto i tre finalisti:
MATTEO CELLINI, Cate, io, Fazi
GIOVANNI DI GIAMBERARDINO, La marcatura della regina, Socrates
SIMONA BALDELLI, Evelina e le fate, Giunti
Una menzione va a STEFANO ANGELUCCI MARINO con Fascistelli, Il Cerchio
Sarà, poi, una giuria popolare a decretare il vincitore assoluto durante l’VIII edizione del festival John Fante, venerdì 23 agsoto.[:][:it]
Ma conosciamo un po’ meglio i tre finalisti e scopriamo qualcosa dei loro libri.
Matteo Cellini nasce ad Urbino nel 1978, vive ad Urbania ed insegna. “Cate, io” è il suo primo romanzo ed è la storia di un’adolescente alle prese con il problema dell’obesità e della diversità. Della catalogazione che la società di oggi ci impone.
Giovanni Di Giamberardino, nato nel 1984 vive a Roma. Ha pubblicato online poesie e racconti. E’ autori di soggetti per fiction e scrive per www.serialmente.it.
L’opera “La marcatura della regina” è il racconto di un omicidio attraverso 24 storie, una per ogni ora della giornata, in qualche modo collegate e concatenate tra loro. Finalista al Premio Calvino 2009.
Simona Baldelli, nata a Pesaro il 29 maggio 1963, vive a Roma e “Evelina e le fate” è il suo primo romanzo. Un racconto che annoda i fili della grande storia a quelli magici e colorati della vita di una bambina e del suo mondo fantastico, in un piccolo paese della campagna italiana. Finalista al Premio Calvino 2012.
Una menzione va a Stefano Angelucci Marino con “Fascistelli” edizioni Il Cerchio. L’autore nasce e vive in Abruzzo, a Lanciano e questo racconto è un viaggio tragicomico nella provincia abruzzese della prima repubblica.
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