La XVI edizione del John Fante Festival è stata un’edizione speciale con un ritorno, dopo oltre un anno e mezzo di pandemia, alla “normalità” con tutti gli eventi in presenza e con una novità: le tre giornate canoniche sono diventate quattro, così da compensare la programmazione ridotta dello scorso anno.
Tanti i temi toccati attraverso il ricco calendario di eventi, a cominciare dalla celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante con l’adesione del Festival alla rete di Piazza Dante, il percorso a stelle e strisce con momenti dedicati alla storia Italia-Usa, così come all’attualità e alle vicende di quanto sta accadendo in questi giorni in Afghanistan.
E poi le riflessioni sul territorio e le aree interne, gli approfondimenti sulle opere e la vita di John Fante, il Premio John Fante Opera Prima e quello alla carriera John Fante – Vini Contesa.
Il Festival si è aperto con il sodalizio Torricella Peligna – Potenza: la madre di John Fante, Mary Capoluongo aveva origini lucane, e Rosa Capoluongo la racconta nel suo romanzo Mary Capoluongo, madre di John Fante.
Tra gli interventi quello di Arsenio D’Amato che ha conciliato la sua passione letteraria per Fante con il mestiere di pizzaiolo con il suo Dago Red nel salernitano, e Iole Cianciosi che ha dedicato una rubrica sulla rivista Formicaleone a John Fante.
A dare il via al Festival il sindaco di Torricella Peligna, Carmine Ficca, la direttrice artistica Giovanna Di Lello, la delegata alla cultura Loredana Piccirelli e il messaggio di Victoria Fante, letto da Matteo Cacco (Università di Colonia).Gli appuntamenti del pomeriggio si sono svolti nella cornice della pineta comunale di Torricella Peligna. Tra i protagonisti: Maria Elisa Aloisi, autrice del romanzo Il canto della Falena (Mondadori, 2021 – Premio Tedeschi 2021), Matteo Materazzo, con Tre minuti (Temperino Rosso edizioni, 2021) e Gianni Materazzo (Premio Tedeschi 1989).
A seguire il “focus su John Fante” con il libro di Luigi Mastrangelo, John Fante e la «democrazia senza i vestiti» (Luciano Editore, 2020), intervistato da Luciano D’Amico (Università di Teramo) e Giovanna Di Lello. L’ultimo incontro del pomeriggio ha visto salire in cattedra Dante con Virginia Jewiss (Yale University) autrice di Viaggio di Dante. Un’avventura infernale (Mandragora 2008).
Ha preso parte all’incontro anche Costanza Cavaliere (dirigente scolastica dell’Istituto di Istruzione Superiore “Algeri Marino” di Casoli e presidente regionale dell’Associazione Nazionale Dirigenti pubblici e Alte Professionalità della Scuola). La prima giornata del Festival si è conclusa con Andrea Purgatori, che nel corso dell’incontro con Luciano D’Amico ha raccontato del suo lavoro di giornalista, di politica americana e di quanto sta avvenendo in questi giorni in Afghanistan. La seconda giornata si è aperta con l’intervento di Fiorella Rotili Pasquini, autrice di volume bilingue La Divina Commedia in Fiaba (Scripta Maneant Edizioni, 2021; co-curato con Emilio Pasquini e illustrato da Alessandro Sanna), e Laura Lopardo, coordinatrice del progetto. L’incontro è stato moderato dal giornalista Oscar Alfonso Innaurato, con la partecipazione di Irene Frida Vizzarri (dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Palena – Torricella Peligna). Pomeriggio dedicato a John Fante con Elisa Bordin, autrice del volume Un’etnicità complessa. Negoziazioni identitarie nelle opere di John Fante (La Scuola di Pitagora, 2020), e a seguire Stefano Redaelli, autore di Beati gli inquieti (Neo edizioni, 2021) con Mario Cimini (Università Gabriele d’Annunzio Chieti/ Pescara) e Favole e Leggende d’Abruzzo (Il Viandante, 2021) con Laura Bongiovanni, Anna Bongiovanni e Arturo Bernava.La serata ha visto protagonista il poeta paesologo Franco Arminio con il reading di Lettere a chi non c’era. Parole dalle terre mosse (Bompiani 2021). Terza giornata al via con “I bambini di Piazza Dante” insieme a Giada Perissinotto, illustratrice di PaperDante (Giunti 2021), Veronica Dilisio, direttrice editoriale della divisione Disney per Giunti Editore, e lo scrittore Alessio Romano. Nel pomeriggio appuntamento con L’influenza del realismo magico sud americano nei romanzi di John Fante insieme a Matteo Cacco (Università di Colonia), e a seguire Stefano Luconi (docente di Storia degli Stati Uniti, Università di Padova) con “A pro-Mussolini man but a mighty democrat”: il paradigma di Nicola Fante e l’orientamento politico degli italoamericani.Tra i momenti più attesi il Premio alla carriera John Fante / Vini Contesa 2021 a Fabrizio Gatti, intervistato dalla giornalista RAI, Maria Soave e premiato da Rocco Pasetti, patron della Cantina Contesa. Nella serata, in Piazza Unità d’Italia, la cerimonia di premiazione del Premio Opera Prima John Fante 2021 con i tre finalisti: Alice Urciuolo, Adorazione (66thand2nd), Barbara Frandino, È quello che ti meriti(Einaudi) e Marcello Domini, Di guerra e di noi (Marsilio), che è stato proclamato vincitore di questa edizione.Hanno preso parte alla premiazione anche la giuria dei letterati con Maria Ida Gaeta, e in video Nadia Terranova, Claudia Durastanti e Masolino D’Amico.
Nel corso della cerimonia anche il reading dedicato a John Fante dell’attore Tonino De Laurentiis con le musiche di Marco Pellegrini. La domenica mattina ha visto il ritorno, dopo un anno di pausa, della “passeggiata fantiana” nel borgo di Torricella Peligna in compagnia di Giovanna Di Lello, Antonio Piccoli, Alessio Romano, Christian Carano e Cecilia Di Paolo. Suggestivo l’arrivo in quella che era la casa natale di Nick Fante, il padre di John, con il reading di alcuni passaggi de La Confraternita dell’uva.
Nel pomeriggio la presentazione de La martavella. Raccolta illustrata di antiche fiabe abruzzesi (Radici Edizioni, 2021) con l’illustratrice Michela Di Lanzo, l’editore Gianluca Salustri e Antonio Secondo (Gotico Abruzzese).
A seguire Anna Camaiti Hostert, filosofa e autrice della raccolta di racconti La vita delle cose (MnM Print Edizioni, 2019) e del saggio Trump e moschetto. Immagini, fake news e mass media: armi di due populisti a confronto (Mimesis, 2020), con il giornalista Antimo Amore (RAI Abruzzo). Il Festival si è concluso con l’intervento della giornalista Concita De Gregorio, che nel corso dell’incontro, moderato da Maria Ida Gaeta (presidente del Premio John Fante Opera Prima), ha parlato del suo ultimo libro In tempo di guerra (Einaudi, 2019), la storia di una “generazione smarrita”.
Il John Fante Festival ringrazia tutti coloro che hanno partecipato a questa XVI edizione: il pubblico, lo staff, i volontari, gli ospiti, gli artisti, i giornalisti, gli scrittori, i partner, gli sponsor, il Comune di Torricella Peligna, il Sindaco, l’amministrazione e i cittadini, la giurie del Premio (preselezione, tecnica e popolare), i collaboratori esterni, l’ufficio stampa e la direttrice artistica Giovanna Di Lello.
Arrivederci alla XVII edizione!
[Crediti | Immagini di Antonino Antrilli]